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Arrivederci al venti undici…

Fino ad ora hai terminato 91 libri quest’anno, totalizzando 21302 pagine.
Questo recita la mia libreria su anobii, regalandomi un po’ di spavento (ma quanto cazzo ho speso?) e un po’ di soddisfazione perchè tra questi 91 libri, di cui la metà sono fumetti, ho trovato delle letture belle, divertenti, esaltanti o emozionanti. Certo mi sono costate parecchie ore di sonno e di socialità, a cui a dire il vero rinuncio sempre senza pormi chissà quali problemi.

Arrivato alla fine di questo lungo anno, da alcuni giorni ho praticamente smesso di leggere. Mi sono rimesso in pari con qualche fumetto arretrato, articoli accantonati, ma soprattutto film. Sì film, visto che durante l’anno spesso e volentieri non ho molto tempo e non riesco a stare al passo con quello che vorrei vedere. Fatte queste inutili disgressioni però devo fare un bilancio. Sì è fine anno e si fanno bilanci a prescindere anche se un po’ detesto farlo.
Dunque non credevo di aver letto così tanto, libri così buoni e avrei voluto tipo citarne tre o cinque massimo, ma mi rimane impossibile e dunque ne cito alcuni per categorie:
cominciando dagli italiani non posso che citare il primo Wu Ming che ha fatto breccia con “Altai”, l’ottimo Davide Longo con “L’uomo verticale” e quella che rimane la migliore sorpresa per quest’anno: “Mia suocera beve” di Diego De Silva. Quanto mi ha divertito sto libro…

Tra i romanzi di autori stranieri è stato facile: “La strada” di Cormack McCarthy e “Il potere del cane” di Don Wislow, mentre le sorprese sono: il bel “La tigre bianca” e l’entusiasmante “Beirut, I love you” di Zena El Khalil. Del suo libro mi sono innamorato, dell’autrice idem, ma solo intellettualmente.

Tra le cose migliori non potevano mancare alcuni fumetti davvero strepitosi: “Black Hole”, un vero trip di Burns, e “Il grande male” di David B su tutti. Seguono lo splendido “Gaza 1956” di un Joe Sacco che torna alla grande, “Nel cuore di smog city”, interessante romanzo a fumetti di Amruta Patil  e il divertentissimo “Kick-Ass”, il fumetto must di tutti gli sfigati dei fumetti (nerds di tutto il mondo unitevi!).

Beh dopo aver fatto sto riassuntino a cui non fregherà proprio niente a nessuno, consumo le ultime ore di lavoro finendomi un altro fumetto portatomi da Babbanatale e che desideravo tanto: Berlin vol.1, mentre per questa vacanza oltralpe ho scelto “La versione di Barney”, celebratissimo romanzo che spero proprio non mi deluda.

Vabbè riposateve, leggete bene, bevete sempre vini buoni e drogateve poco. Au revoir al venti-undici.

Posted in fumetti, Generale, narrativa.


One Response

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  1. bastard says

    🙂