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Kick-Ass

I fumetti ti hanno rincoglionito, ragazzo. Non puoi fare Batman nella vita vera.

Kick-Ass: I nerds dei fumetti alla riscossa, potrebbe essere il sottotitolo di questo divertente fumetto in due volumi dello scozzese Mark Millar, che parte da uno spunto probabilmente non originalissimo (ma d’altronde cosa è originale ormai) ossia quello di un ragazzo, appassionato di fumetti, di diventare un vero super-eroe.

Dave, sedici anni e sfigato della scuola, non ha nessun gene mutante, non è stato punto da nessun ragno radioattivo o sottoposto a chissà quali esperimenti, non ha un genitore ucciso da qualche cattivone, neanche i soldi di Batman/Bruce Wayne. E’ solo un sedicenne qualunque, con la passione per i fumetti, pipparolo di professione, che si mette in testa di diventare un vero super-eroe. Alla prima uscita prenderà una fracca di botte, ma talmente tante da farsi un paio di mesi in ospedale, guadagnarsi una placca in testa, etc etc. Tornato a scuola si diffonde la voce che in realtà è gay ed è stato picchiato fuori da un locale, ma la sua omosessualità gli farà guadagnare la “simpatia” della bella della scuola, e lui pur di starle vicino si dichiara appunto gay.

Ovviamente non ripone i sogni nel cassetto riguardo il suo supereroismo, anzi torna in scena. E tra pagine myspace, you tube, mafiosi, costumi in lattex, altri pseudo super-eroi, la splendida Hit-Girl (lei spacca davvero!), Dave/Kick-Ass si ritroverà davvero a vivere una di quelle storie da fumetti, violenta, splatter, crudele e politicamente scorretta come piace a me.

Ma perché un cazzo di nerd dei fumetti ce l’ha con me? Non ha senso. Perché te la prendevi con i miei uomini, stronzo?!

E’ un vero e proprio tributo al fumetto ma soprattutto ai suoi sfigatissimi fans, quelli che popolano le fiere, che si vestono come i protagonisti delle loro pagine preferite,  che fanno ore di fila per un autografo impersonale. Ma soprattutto conferma come i fumetti americani supereroistici (genere Marvel/Dc per intenderci) abbiano bisogno di autori europei per uscire dal solito clichè made in Usa, e dare davvero qualcosa di diverso al lettore. Ad esempio io mi sono divertito un sacco leggendo e rileggendo questi due volumi.

Dimenticavo! Pare che negli Usa sia uscito anche il film tratto da sto fumetti, ma che (ovviamente) non ha trovato distributori!

«Non posso volare… Non posso vedere attraverso i muri… Ma posso spaccarti il culo!»

Posted in fumetti.

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