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La Mia Vita Disegnata Male

Da dove inizio per raccontarvi quanto è bello questo nuovo romanzo a fumetti di Gipi? Dalla mia adorazione per lui? Da quanto mi ha emozionato e divertito? O dalle borse sotto gli occhi che non sono il frutto di una overdose di autoerotismo ma di due notti passate a leggere e rileggere La Mia Vita Disegnata Male?  
Questo è un romanzo autobiografico in cui l’autore si racconta senza risparmiare nulla e senza neanche vergognarsi di nulla. Ognuno di noi è ciò che ha fatto nella sua vita. Dunque Gipi è uno di noi, con i suoi tic, i suoi traumi infantili, le sue esperienze psicotrope, le sue storie di amicizia, i suoi viaggi onirici. E’ un romanzo di formazione oppure un viaggio attraverso le paure di un uomo ancora bambino?

Però c’è tutto il talento di questo 45enne pisano, c’è tanta poesia, tra queste pagine “disegnate male”. Gipi è spiazzante, divertente, commovente quanto brutale e diretto. C’è una nave di pirati nei suoi sogni, ci sono tanti psicanalisti assurdi nella sua vita con cui lui si confronta, litiga e discute. Le malattie reali o presunte e soprattutto “la malattia” al suo pisello che è lo spunto con cui comincia a raccontare se stesso e le sue esperienze. Ci sono le sue tavole che mi danno sempre la splendida sensazione di essere composte su foglietti volanti, tovaglioli usati o tovaglie di carta delle bettole ormai sparite.

Non vorrei raccontare altro di questo libro e forse è ancora troppo fresca la lettura per riuscire a descrivere quanto mi sia piaciuto o le emozioni e le sensazioni trasmesse.

Ho letto tutto ciò che hanno pubblicato e posso in assoluto dire che Gipi attualmente è il miglior autore in Italia, sicuramente uno dei migliori in Europa dove il fumetto non è letteratura di serie B come qualcuno vuol farci credere e secondo il Wall Street Journal, “non ha rivali nella raffigurazione delle pose e delle svogliatezze dell’adolescenza”. Su un articolo leggevo che un giorno Andrea Pazienza gli disse di cercare di scoprirsi e di capirsi, e di essere sincero. E lui lo è, fino infondo.

“Di niente mi interesso ora. Ciechi gli occhi e pure muti gli orecchi e pure. Voglio solo fumare. Voglio solo fumare il fumabile. Voglio un divano oceanico”

Posted in fumetti.

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4 Responses

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  1. Alice says

    Ringraziando il Bilbolbul sono riuscita ad averlo tra le mani (qui le edicole sanno cos’è Internazionale giusto perchè lo compriamo in tre). Ieri. Dieci minuti fa l’ho concluso. Sfogliandolo ho pensato “Finalmente la soria di pirati!”, quella tanto attesa da noi assidui frequentatori di http://giannigipi.blogspot.com/
    Poi l’ho letto, e ci ho trovato una vita dentro, tenera e stralunata almeno quanto il tratto dell’autore. Grazie Gipi.

  2. al. says

    e bellissimo e commovente e..

  3. ;) says

    è incredibile! e abbatte pure i preiconcetti sui pisani! ripeto: incredibile!

  4. kappa says

    ho provato a girare un paio di edicole orobiche per trovare il libro… ovviamente sono stato preso per un marziano… in compenso ho trovato un buon numero di porno per camionisti e riviste di armi…