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Le Ragazzacce

Avevo voglia di leggere un romanzo scritto da una donna con delle donne protagoniste. E avevo riposto molte speranze su questo romanzo Le Ragazzacce di Susan Moore, speranze rimaste tali visto il sopraggiungere di una certa delusione.  Finito di ritorno da un breve soggiorno a Genova, una città che amo e mi affascina, questo romanzo appena uscito di questa autrice americana è una storia di donne, carcere e psichiatria. Raccontato da 4 voci narranti, la Dott.ssa Louise Forrest, la detenuta Helen, l’ispettore Bradshaw e l’attrice Angie, moglie dell’ex marito della Forrest, rimane un romanzo difficile da leggere, duro e violento per le storie che vengono raccontate, una realtà quella carceraria e quella vissuta dalle detenute fatta di violenze e abusi, sopraffazioni e degrado sociale.

Ci sarebbero tutti gli elementi per tirare fuori qualcosa di convincente ma la continua frammentazione del racconto, che confonde il lettore come spero almeno l’autrice volesse, rendono lo sviluppo incerto e informe, ottenendo un disorientamento che mette a disagio. Avrei preferito che queste sensazioni me le creassero le storie del romanzo che alla fine intreccia le vicende dei protagonisti soprattutto quelle di Louise e la sua paziente Helen.

Funziona invece nel raccontare quella che è la situazione carceraria, in questo caso femminile, fatta di soprusi e brutalità nei confronti delle detenute ma il carcere stesso si fonde e si confonde con la realtà “esterna” come se dentro un immenso carcere ci vivessimo tutti. Sensazione forte che non credo di essere l’unico a ad avere.

Chissà magari viste le ottime recensioni avute dalla Moore probabilmente altre lettrici o lettori troveranno invece bello questo romanzo.

Posted in Generale.


One Response

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  1. . says

    Sicuramente l’hai già letto, ma in caso contrario a me di donne e sulle donne è piaciuto La donna abitata di Gioconda Belli.
    “questa era la dittatura, pensò Lavinia, la paura: non sapere niente era la cosa migliore, la cosa più sicura”.