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Il Campo dell’Arcobaleno di Inio Asano

Non è un manga per giovani.
Non lo è nessuno dei libri scritti e disegnati da questo autore giovanissimo e non lo è soprattutto Il Campo dell’Arcobaleno, letto in queste due piuttosto inquiete notti.

Scoperto per caso visto che non sono un fan dei manga (anche se recentemente ho letto tutti i 9 manga di Old Boy) Inio Asano è un autore straordinario che si è guadagnato l’appellativo dai suoi fan del “David Lynch dei manga”. Non è un libro facile quest’ultimo come non lo sono What a Wonderful World o La Città della Luce. E’ un thriller psicologico piuttosto articolato, dove i continui flashback disorientano il lettore; un viaggio onirico attraverso i ricordi di Suzuki, un ragazzo che 11 anni prima si trasferì in una nuova città, ricordi che si intrecciano con le storie di altri personaggi che Suzuki stesso incontrerà durante quel breve traferimento.

Nijigahara Holograph, questo è il suo titolo originale, è’ un thriller sì ma con profonde venature horror dove realtà e immaginazione si fondono in un collage di storie, sogni, sensazioni ed esperienze forti e dure, mai filtrate e dirette come un pugno in faccia. Non c’è certezza e non c’è benevolenza nella matita di Asano, bravo come sempre nella semplicità e nella pulizia del tratto, e la sensazione è che ci siano più rimpianti che speranza, in questo libro come negli altri. Ci sono tunnel e fantomatici mostri, farfalle parlanti e luminose, scatole magiche capaci di realizzare un desiderio e di illuminare il cielo. Adulti e giovani, violenze, famiglie devastate e ragazzini particolarmente cattivi che si confondono nel mucchio.

Ho sempre pensato che per apprezzare fino in fondo i manga come la letteratura giapponese bisognerebbe conoscere fino in fondo la loro cultura fatta di un immaginario e di simboli a me sconosciuti. Posso solo dire che se vi piace minimamente il fumetto e volete leggere qualcosa di profondamente diverso che riesce a darvi la sensazione di un pugno nello stomaco ma anche emozionarvi, credo che Asano, classe 1980 e già vincitore del premio GX per autori emergenti nel 2001, meriti attenzione; oltretutto i suoi “romanzi grafici” costano tutti meno di dieci euro, prezzo assai invitante. Io l’ho scoperto per caso un anno fa acquistando proprio uno dei suoi libri vista l’economicità e ho avuto solo il torto di aspettare un anno per leggerlo.

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