Quella di Viktor Gischler è una scoperta recente, tanto da andarmi a cercare un e-book di un romanzo uscito ormai una decina d’anni fa per la Meridiano Zero, che merita una menzione davvero speciale: sono coloro che hanno scoperto anche David Peace.
Gischler, viene dal fumetto, e si vede. Per questo romanzo d’esordio nel 2002 arrivò in finale nella sezione opera prima dell’Edgad Award. Magari non si è inventato niente, il suo stile è simile ad altri, eppure ha fatto d’apripista a quella fusione tra fumetto, pulp e commedia, che poi ha fatto abbastanza tendenza, nel cinema come nella scrittura.
Dunque prendete un po’ di Tarantino, il Punitore, un pizzico di Elmore Leonard, frullatelo tutto con Joe Lansdale, ed ecco escono fuori le 200 e rotte pagine di questo “La Gabbia delle Scimmie”, da leggere tutto d’un fiato, e non sorprendetevi se nel giro di una giornata lo avete finito o se qualcuno vi urla dietro “aò ebbasta co’ sto libro, annamo npo’!”.
La trama? Charlie Swift lavora per un boss di Orlando. Si occupa dei lavori sporchi e un po’ difficili. La storia si apre con lui con un cadavere decapitato in un auto presa a nolo e da qui la storia parte a razzo con tutta una serie di situazioni mozzafiato. Puro pulp, a tratti divertente, in una una sorta di western metropolitano, un tutti contro tutti, dove i “buoni” non sono neanche gli agenti dell’FBI, in uno scontro che vedrà gangsters old school contro gangsters new school e in mezzo il buon Charlie e il suo codice d’onore. Personaggi tratteggiati bene e se nel precedente da me letto, le donne erano state le co-protagoniste della storia, qui si ritagliano un ruolo che è tutt’altro che quello delle vittime.
Gischler si propone dunque come uno dei migliori autori hard boiled, con le sue trame che sembrano uscite da una tastiera fatta di speed, con personaggi esagerati e anche quando sembra che il tutto sia sopra le righe, speri ancora che continui ad accelerare.
Ho letto in una recensione “Non raggiunge le vette eccelse di un Faletti o di una George ma e’ assolutamente godibile”. Bè posso assicurarvi che non conosco chi l’abbia scritta ma ancora rido. Tenetevi Faletti e che vi pare e piace, ma nulla mi toglie che alcuni autori di genere che vengono dal fumetto, attualmente, abbiano una marcia in più.