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Fumetti di fine anno

In questi giorni natalizi, in cui tutti fanno tavolate con parenti e familiari vari, mi ritrovo spesso senza fare niente visto che ho la fortuna che a casa mia, siamo noi e si consuma tra il 24 sera e il 25 a pranzo, senza parenti etc etc. Dunque ho avuto tempo per prendere qualche fumetto nuovo e togliermi qualche soddisfazione, anche se a dire il vero ne ho ancora altri da finire… Cominciamo da Ghost di Diego Cajelli e Andrea Mutti, edizioni BD. Un prodotto “all’americana” che ricorda molto (almeno a me eh) la coppia Brubaker/Phillips. Un serial killer in azione, chiamato il “Tagliapollici” che cerca il confronto con l’ex agente FBI John “Ghost” Ghostman, un ex agente dell’FBI tormentato dai fantasmi del passato. Solito clichè, una trama che non mi ha convinto fino in fondo, ma illustrato benissimo e tutto sommato un prodotto validissimo soprattutto nel rapporto qualità/prezzo. Dunque brava la BD.

Un altro è Omega – lo sconosciuto che vede la firma del romanziere Jonathan Lethem (micacazzi) che ha rivisitato un fumetto cult degli anni 70. Letto il vol 1 un paio di mesi fa, qualche notte fa mi sono immerso nella seconda e ultima parte, del fumetto che si sviluppa intorno al supereroe per sbaglio Omega e a Titus, due facce dello stesso disagio. E’ una storia piuttosto originale nel mondo del fumetto soprattutto quello targato marvel, tra il pop e il surrealismo, tipica della cultura degli anni 70. Da leggere.

Ultimo ma non ultimo è Inio Asano, più volte celebrato da me medesimo in questo blog. L’unico, praticamente, autore manga che leggo. Ma lui ha tutto un altro spessore, non delude mai. E Buonanotte, Punpun è davvero qualcosa di molto bello. Diviso in 7 volumi (o quantomeno ne sono usciti 7) io sono ancora al 4 e la storia comincia a decollare davvero. Quale storia? Quella di Punpun è un uccellino stilizzato bidemensionale, ma vive, si comporta e viene percepito dagli altri solo come un bambino. E Inio Asano percorre l’adolescenza e la crescita del protagonista, anzi dei protagonisti, in maniera surreale tanto quanto profonda. E’ un romanzo a fumetti di formazione, ma che attraversa e si concentra sugli aspetti della societò giapponese, come del resto abbiamo spesso già visto nelle altre opere dello stesso autore. Ironia e poesia vanno a braccetto e ne esce fuori una storia splendida anche attraverso i percorsi degli altri protagonisti, come del resto lo zio Yuighi. Difficile parlarne senza fare uno straccio di spoiler, però di sicuro fidatevi perché Inio Asano è davvero in ottima forma e forse alle prese con il suo lavoro migliore.

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