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Portami Via

Nate Powell è un 31enne disegnatore americano, suona in una band punk e alterna il suo lavoro con l’occuparsi di persone con problemi di disabilità dello sviluppo. Portami Via potrebbe essere un romanzo di formazione ed è la storia di due fratellastri, Ruth e Perry, affetti da una forma di schizofrenia: Perry è vessato da un minuscolo mago che vive sulla sua matita e gli ordina di disegnare senza sosta, mentre Ruth è spesso “accompagnata” da enormi sciami di insetti che solo lei riesce a vedere.

“All’inizio pensavo solo di aver trovato un modo per controllare un po’ il mio mondo. Finché non mi ci sentivo dentro tutta intera. Sentivo il mondo che andava a posto. E me che ci svanivo… ci svanivo dentro.”

I disturbi e i problemi adolescenziali si fondono in questo delicatissimo fumetto in bianco e nero, disegnato piuttosto bene, ricco di spunti, giustamente confuso come confusi sono i due protagonisti. Nessuno delle persone che hanno intorno ha gli strumenti per affrontare il loro disagio, anzi. Fare outing o semplicemente denunciare la mancanza di sensibilità nella loro cittadina, porterà ad un finale piuttosto forte.

Letto tra ieri e oggi, comprato settimane fa, in questo scorcio di fine anno, lascia il segno e sensazioni contrastanti, e una istintiva simpatia Ruth e Perry. Infondo se mi guardassi attentamente intorno anche io nel “disagio” ci vivo da anni pur soffrendo di “patologie” completamente diverse.

Ps: incredibile esiste il trailer di questo fumetto!

Posted in fumetti.