Alcune settimane fa, per il mio compleanno, alcune amiche/colleghe conoscendo i miei gusti mi hanno regalato 3 graphic novel (o fumetti, fate voi!): Batman, il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller, Chi Vuole Uccidere Picasso di Nick Bertozzi e Martin Luther King di Ho Che Anderson.
Cominciamo dal capolavoro di Frank Miller, un grande del fumetto, in un libro che avevo già letto anni fa e che rimane uno dei più importanti del genere. Si narra di un Batman in pensione dopo un tragico epilogo, con gli acciacchi della vecchiaia e che decide di tornare dopo una pausa di dieci anni in azione, per contrastare il suo nemico, Harvey Dent. In questa nuova e più cupa Gotham City i supereroi ormai si sono tutti, o quasi, ritirati oppure sono stati dichiarati fuorilegge. E’ un Batman, vecchio e stanco, depresso, deluso ed amereggiato, dotato dello stesso desiderio di vendetta che lo ha sempre accompagnato insieme ad una lucida follia suicida. Non è un fumetto per bambini ma è IL fumetto che ha cambiato totalmente il genere proprio per i suoi contenuti e le sue atmosfere. Ha ispirato i film di Tim Burton e soprattutto è attualmente in preparazione un film proprio tratto da questa bellissima storia. Da leggere.
Gli altri due sono invece piuttosto carini. Chi Vuole Uccidere Picasso dell’americano Bertozzi, che narra di una Parigi del XX secolo dove si aggira un serial killerche prende di mira gli artisti. Personaggi del calibro di Georges Braque, Erik Satie, GuillaumeApollinaire, Alice B. Toklas e, soprattutto, Pablo Picasso. Non èsoltanto la loro vita a trovarsi in pericolo, ma il futuro stessodell’arte. Una storia carina e interessante con tinte da noir, disegnata e colorata bene e con stile.
L’autobiografia a fumetti di Martin Luther King del canadese Anderson invece è molto ben fatta con disegni e foto d’epoca fuse insieme per dare proprio il senso del docu-drama. E Anderson ci riesce molto bene dimostrando un gran talento. Peccato che avevo già letto l’autobiografia di ML King e dunque ero piuttosto a conoscenza dei “fatti”, il che mi ha impedito di procedere spedito nella lettura.
