Questa non è una recensione. Questo è un omaggio a Elmore Leonard scomparso pochi giorni fa alla sua bella età.
In Italia qualche giornalistone parlando della morte di questo importantissimo autore lo ha definito “giallista”. Se ci penso ancora me ce rode er culo. D’altronde l’ignoranza è diffusa tanto quanto l’atteggiamento snob verso i romanzi di genere. E Leonard ne ha attraversati diversi facendo da scuola con il suo stile, la sua scrittura ma soprattutto i suoi dialoghi. Quanti autori hanno attinto da Elmore? Quanti registi hanno preso un suo romanzo e ne hanno fatto un film? Avete presente Jackie Brown di Tarantino? Avete presente gli splendidi dialoghi del film? Pensate sia farina di Quentin?
Io non sono nessuno ovviamente per stare qui a omaggiare un grande della letteratura americana del 900. Avevo dentro al mio kindle questo romanzo e ho deciso di leggerlo, in una giornata e tutto d’un fiato, come del resto si fa con i suoi romanzi. Rylan aka Rylan Givens lo conoscevo già. Lo conoscevo grazie alla serie tv, prodotta da Leonard stesso, Justified e lo conoscevo perché è apparso in alcuni romanzi diverso tempo fa. E’ uno sceriffo federale dal grilletto facile, sempre col cappello da cowboy in testa. E in questo romanzo sarà alle prese con alcuni casi un po’ particolari, cominciando da quello del traffico d’organi…
Non è il miglior romanzo di Elmore, per intenderci. Raylan è per chi ama già questo autore. Un libro per i fan dello sceriffo e per le storie polverose, marchio di fabbrica dell’autore, che in passato ci regalò degli splendidi western. Un invito a recuperare le sue opere, a leggerlo senza quell’atteggiamento snob che i romanzi di genere (che poi quale sia esattamente quello di Leonard mica lo so) provocano in diversi lettori. Se n’è andato un personaggio importante, ci ha lasciato tanta roba e ci ha lasciato una impronta indelebile.
Grazie.
