Ultimamente leggo meno. Lo ripeto in maniera stucchevole in ogni mia ultima recensione e me ne scuso. Ma lo ripeto semplicemente perché ho bisogno di sentirmelo dire. Nel frattempo la pila dei libri da leggere ha raggiunto livelli mai visti ed ecco che settimana scorsa riuscendo a ricavarmi un paio di serate in solitudine, ho dato parte del mio tempo alla lettura di 2 fumetti: “l’intervista” di Manuel Fior e “Rasl vol.2” di Jeff “Bone” Smith.
Avrete anche notato che avevo anche smesso di recensire fumetti, non che avessi smesso di leggerli. Manuel Fior torna a distanza di un paio d’anni dal suo fortunatissimo “5000 km al secondo” con una storia completamente diversa dalla precedente: un futuro distopico ci proietta nell’Italia del 2048. Protagonista è Raniero, psicologo cinquantenne e un matrimonio in crisi, e la sua paziente, Dora, mandata dai genitori in terapia per il suo far parte del movimento “Nuova Convenzione” e predica nuovi modelli di convivenza scevri da qualsiasi possessività o esclusività. Fior punta in alto questa volta: sorretto come sempre da un tratto magnifico, capace di sorprendere ancora grazie all’utilizzo del bianco e nero (frutto di china e carboncino) ci regala una storia d’amore, forse, che è simbolo di uno scontro generazione che, volente o nolente, è in atto. Probabile che molti troveranno la trama non all’altezza del tratto stesso. Del resto dubbi del genere c’erano anche nel fortunatissimo “Cinquemila chilometri al secondo”, ma un fumetto è qualcosa che va oltre la parola scritta e l’immaginario costruito da Fior stesso tutto sommato funziona, consegnando definitivamente questo autore al panorama europeo dei grandi fumettisti.
“Amo le storie di anticipazione fantascientifica alla Ballard e ho provato ad immaginare un futuro non lontano, ma leggermente diverso dal presente. Uno scenario dove non tutto è negativo e catastrofico, dove la fine del mondo e della società che conosciamo non arriva con una violenta apocalisse, ma in un contesto intimo e familiare di vita quotidiana che continua a scorrere”.
Molti conosceranno Jeff Smith per Bone, fumetto fatto uscire anni fa in maniera piuttosto discutibile, viste le varie sospensioni, e oggi recuperato da Bao. Rasl è il suo nuovo lavoro che uscirà in volumi circa ogni 6 mesi. Il protagonista, Rasl, è un ladro d’arte che sfrutta un apparecchio capace di “navigare” attraverso le varie dimensioni temporali. In realtà è un ex scienziato, custode di un oscuro segreto, silurato dal suo stesso professore, inseguito da un uomo/alieno, capace anch’esso di viaggiare tra le dimensioni temporali all’inseguimento del protagonista. Se il primo volume non convinceva troppo, nel secondo la storia comincia a prendere piega e forma. Rimane un peccato che la periodicità con cui esce forse farà perdere un po’ di pathos, ma credo che ne potrebbe valere la pena. Jeff Smith rimane un autore prezioso nel mondo del fumetto grazie anche al suo resistere alle logiche di mercato. Anche questo Rasl è fedele al credo DIY dell’autore americano, ed esce come bimestrale per la sua Cartoon Books, senza contare su accordi distributivi con nessun altro. E non è cosa da poco.
NB altre recensioni di Manuel Fior presenti nel blog https://opinionista.noblogs.org/post/2011/02/04/manuel-fior/