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Ritorno alla terra 2

Torno a Roma dopo una vacanza berlinese e mi ritrovo nel giardino di casa, pieno di un bellissimo sole a mettere nero su bianco ciò che ho letto. Sono diventato un anno più vecchio e ahimè ho terribilmente paura di cominciare a perdere colpi mentre i capelli già hanno cominciato a “disunirsi”.

La notte prima di partire mi sono letto, l’appena comprato Ritorno alla Terra 2 di Manu Larcenet, fumetto autobiografico del bravissimo disegnatore francese. Riguardando questo blog mi sono anche accorto che il vol. 1 lo lessi più o meno negli stessi giorni. Ironia della sorte o coincidenze. Boh.
La trama è piuttosto semplice. Riprende dalla fine dell’1 che parte del trasloco di Manu e della compagna Mariette a Rapanel, in iena campagna. La nascita della bambina sarà deflagrante per Manu che soprattutto in questo secondo volume ci racconta il rapporto padre/figlia, il tempo che viene speso per accudirla e il tempo che viene sottratto al suo lavoro. Nel mentre gli stravaganti personaggi del villaggio si muovono per regalare gag a non finire, dal vecchio saggio alla Gandalf, all’assurda campagna elettorale dello stravagante sindaco, la visita del suo sceneggiatore Jean-Yves Ferri, oltre agli atlantidei, dei simpaticissimi pesci parlanti frutto delle paranoie di Manu.

Il solito tratto minimal, lo schema a strisce, tutto alla maniera di Larcenet che chiude dunque la sua avventura a Rapanel, regalandoci un fumetto molto simpatico. Una ventata di buonumore da sfogliare, alcune gag davvero molto divertenti per un autore che non delude mai ma che sopratutto fa della semplicità il suo tratto più indistinguibile. Non leggerete un fumetto d’autore, una storia complessa o altro. Non avrete davanti una roba che quelli che vogliono darsi un tono dicono “grapich novel”. No. Ma solo un bel fumetto piuttosto divertente. Provare per credere.

Allez Manu!

Posted in fumetti.

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One Response

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  1. Joh. says

    Anche io adoro Manu Larcenet. E molto sottile e poetico. Quando ho un po di tempo, mi leggo con tanto piacere tuo blog. Sei molto bravo a dare voglia di leggere ! Pero, per il momento, sono come Mariette nel fumetto : mi occupo del mio bambino. Ed è vero che avere un figlio modifica profundamente la visione della vita. Pare una banalita, ma è la verita ! è molto bello e fa un po paura nello stesso tempo, come per Manu… La nascita di un bambino è “deflagrante”, come dici tu, non solo per i padri, ma anche per le madre ! Ma è un viaggio che non cambierei per nessun’ altro. Johanna-l’amica-francese-di-Sarah (ps: scusate l’italiano…)