Skip to content


La Bottega degli Errori

Barney fa il barbiere a Glasgow, città dove sembra piovere in eterno e dove un serial killer tiene in scacco tutti inviando in maniera regolare “pezzi” delle sue vittime.

I clienti e i colleghi hanno poca considerazione del suo immenso talento nello sforbiciare tagli come un “Gary Cooper ’64”, in più viene snobbato da tutti perchè poco interessato ai risultati del campionato di calcio e alle alterne fortune dei [ahimè, dato che io preferisco di gran lunga l’altra squadra di Glasgow, ovvero i bhoys del Celtic] blu dei Rangers, ha una moglie – Agnes – che vive in un mondo tutto suo fatto di telenovele. Barney rimugina a lungo su come risolvere la situazione e l’unica soluzione che gli viene in mente è quella di liquidare i suoi colleghi Wullie e Chris per riprendersi un ruolo di primo piano nel negozio: la vecchia e tabagista madre lo sprona a farlo, evitando i veleni – “da donnicciole” sostiene e suggerendo di utilizzare metodi più adatti ad un uomo.

Se siete arrivati a leggere questo piccolo riassunto della prima parte del libro d’esordio dello scrittore scozzese Douglas Lindsay – edito su Feltrinelli – vi sarete accorti come l’intreccio e la storia costruita dall’autore sfiora i confini del grottesco.

In effetti lo svolgimento del resto della storia [scritta in maniera molto godibile e venata di tantissimo humour] è un pastiche di goffaggine, fraintendimenti, omicidi involontari che innescano catene di eventi, raccapriccianti scoperte di pezzi di carne umana nel congelatore della madre di Barney, investigatori che del detective classico non hanno nulla, pub fumosi…

La forza della narrazione è appunto in questa esplosiva miscela di noir, omicidi e idiozia, un ritmo brillante e cadaveri trasportati nel bagagliaio dell’auto in maniera assolutamente farsesca, con sullo sfondo una Glasgow umida e piovosa che non riesce a essere tetra ma si inserisce perfettamente come fondale di una vicenda così strampalata per un giallo veramente atipico.

A metà strada tra Irvine Welsh e Quentin Tarantino c’è Douglas Lindsay”

Posted in noir - gialli.

Tagged with .


2 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. kappa says

    mangio sì, e parecchio tanto che il mio socio mi accusa di essere ciccione, ma ho solo le ossa grosse…
    scopare ho smesso…

  2. tro says

    ma te non mangi mai? non scopi mai?
    leggi sempre?