Preso il ritmo è stato piuttosto facile far fuori un paio di libri che avevo da parte da qualche settimana. Essendo poi diventato spaventosamente pigro, non sottraggo ore alla lettura per qualche sport da spiaggia.
E allora in 2/3 giorni eccoci con Stark e Quando il Rosso è Nero.
Essendo un seguace del genere, Stark è il romanzo postumo di Edward Bunker, scritto nel 1963 e scoperto dalla moglie lo scorso anno.
Non stiamo ai livelli di Cane Mangia Cane o Come una Bestia Feroce, a mio giudizio i suoi migliori, però per chi ha già letto tutto di quest’uomo che ha scoperto la scrittura nei suoi assurdi 31 anni passati nelle carceri americane, è come vedere una puntata inedita del proprio telefilm preferito.
Stark è un giovane tossicodipendente, molto sicuro di se, che vive di piccole truffe. Quando viene braccato dalla polizia e costretto a fare l’informatore, proverà ad uscire dai guai facendo il doppio gioco, sia con la polizia, sia con i suoi soci con cui è in affari.
La classica storia di vita descritta da un Bunker ancora alle prime armi che insieme a Iceberg Slim o a Chester Himes (il primo in assoluto) hanno praticamente inventato un genere.
Un altro paio di giornate di mare le ho dedicate al mio giallista cinese Qiu Xiaolong e al terzo capitolo delle indagini del suo Ispettore capo Chen Cao, poliziotto per caso con la passione per la poesia.
Ambientato nella Shanghai dei primi anni 90, questo come gli altri gialli di Qiu sono una finestra sulla Cina e le sue contraddizioni, un modo per conoscere un paese che nel giro di 50 anni è passato dalla rimossa Rivoluzione Culturale al turbocapitalismo.
Più della storia e del giallo, la curiosità nei suoi libri sta proprio nelle descrizione e nelle caratterizzazioni dei personaggi, degli ambienti e in questo soprattutto nella cucina cinese. In questo poi il dissidente Xiaoping racconta la frattura durante la Rivoluzione Culturale tra i cinesi rossi e cinesi neri (i reazionari) visto che la donna ritrovata morta è una ex Guardia Rossa, le indagini si sposteranno proprio in quegli ambienti ormai piuttosto marginali.
Due romanzi completamente differenti, che hanno nella semplicità narrativa un piacevole punto in comune, adatti per le spiagge come l’autunno romano ormai all’orizzonte e che speriamo sia almeno caldo!