Io non ho nulla contro i Wu Ming (e presumo neanche loro nei miei!), diciamo solo che ho gusti diversi. Dopo aver tentato due volte di leggere Q e aver fallito entrambe le volte, dopo essermi annoiato con New Thing, per questa estate mi ero dato per “compito” la lettura dell’osannato 54. Non è andata bene neanche stavolta…
Il libro non è male, soprattutto nelle prime 100 pagine e soprattutto nelle ultime 100, ma nel mezzo ci sono 400 pagine inutili. Poteva essere un occasione per raccontare e dipingere l’Italia degli anni 50, il panorama mondiale politico e non, ma tutto questo riesce solo in parte. Anzi forse è proprio qui che si fonda la mia delusione.
Per il resto è un romanzo scritto piuttosto bene, un finale noir intenso, alcune caratterizzazioni sono piuttosto curiose e divertenti (Tito e Cary Grant), l’Italia post guerra viene descritta benino così come i partigiani con i fucili in cantina pronti all’uso o come il PCI “controllava” in maniera quasi orwelliana i propri iscritti. Anche gli altri personaggi sono interessanti, come il protagonista Robespierre Capponi, ma il tutto si perde in un brodo di pagine inutili che non danno nulla alla storia.
Il segreto del minestrone è quanti ingredienti mettiamo o quali?!
Vabbè non farò partire la crociata anti Wu Ming perchè non mi interessa (e soprattutto perchè nessuno mi seguirebbe), anzi mi sono dato per compito autunnale il terzo tentativo di lettura di Q, perchè il 3 è il numero perfetto e perchè mi sono stufato di sentirmi dire “Noooo! Ma come hai fatto a non finirlo, è bellisssssssssssimo!”. Che noia!
Nel frattempo mi rimane di mettere un nuovo libro in borsa insieme all’asciugamano. Si ma quale?!!
a me i libri -quelli fondamentali- piace rileggersi in diverse età
e cmq Q erano i Luther Blissett, tutt’altra cosa da WM, imho
ciao!
no, semplicemente lo apprezzi di meno o diversamente, un po’ come fumare il primo spinello a 25 anni o andare allo stadio a 30…
Q era da leggere nei pressi di Genova01….
nei pressi di Maddalena09 chissa’…
quindi un libro che puoi leggere solo a vent’anni è abbastanza scadente..
l’hai detto te eh, non io 🙂
Q o lo leggi a 20 anni o puoi pure lasciar perdere….
cmq ora che so che nn hai letto Q, comincio a capire tante cose….
Io sono Charlotte Simons, Tom Wolfe, MONDADORI
te l’ho sempre detto che capisci poco, in generale nella vita…
dato che ho gia’ fatto uno strappo alla regola autoimposta di non utilizzare internet in questi giorni di vacanza andalusa almeno non scrivero’ da qui le recensioni dei libri che sto leggendo…
se ti può consolare, mi associo. ne parlai anche nel mio blog.
Davvero nulla contro i Wu Ming (anche se il loro marketing lo trovo un po’ scassaballe) e la penso anche come te.
Non che la mia testimonianza possa essere di peso, in mezzo a tutti questi luminari…pero’..
Al lago i primi 15 gg mi sono letta tre libri poi la mia testa non si è concentrata più . Il vecchio De Carlo “Due di due” piaciuto molto, ma forse per te è troppo “femminile” , il secondo di Faletti, ma non ricordo il titolo, ma forse per te è troppo leggero, e poi vabbè, lo splendido “Codice Da Vinci” che ai tempi avevo rifiutato perché nauseata dal casino esploso. Ma è un libro stupendo.
ciao