Premetto che credo sia determinante lo stato emotivo di ciascuno di noi quando ci approcciamo ad un libro e che probabilmente quando ho cominciato Firmino di Sam Savage evidentemente non ero in gran forma. Acquistato a metà maggio e letto piuttosto lentamente, questo autentico best seller opera prima dello scrittore americano, mi ha abbastanza deluso.
La trama è carina, Firmino tredicesimo topo di una nidiata da divoratore di libri diventa un autentico appassionato lettore e “co-inquilino” di una libreria di Boston. E’ il ritratto di ciascuno di noi, più o meno appassionato lettore, simpatico e astuto nel suo essere “topo di biblioteca”. Ma oltre questa generale simpatia, non mi ha suscitato altro.
Nel finale si riscatta un po’ e la più grande curiosità è che il libro è sospettato di plagio di uno sconosciuto romanzo italiano “La Bibliotecaria” di Claudio Ciccarone, uscito nel 2000.