Skip to content


Stitches

In questi giorni sto leggendo solo fumetti. Del resto, come tanti, ho fatto l’ordine ad agosto su amazon e mi sono preso un po’ di roba altrimenti inaccessibile per le mie tasche. Tra questi c’era un fumetto consigliatomi dalla mia carissima amica Alice: Stitches di David Small e migliore dritta non potevo avere. Certo visto che ieri non è stata proprio una giornata facile magari avrei dovuto scegliere qualcosa di più easy ma ne è valsa la pena. Nonostante faccia venire un po’ di magone.

Avevo già descritto precedentemente il mio essere assolutamente saturo di tutti sti fumetti autobiografici. Se non hai una storia da raccontare è inutile che fai una raccolta di aneddoti sulla tua infanzia, tipo l’ultimo di Joe Matt. Bisogna avere una storia da raccontare e soprattutto saperla raccontare, poi magari vengono anche i disegni e le tavole.
David Small, ne aveva una e lo ha fatto splendidamente. Una storia dura, che non lascia spazio a nessuna ironia, una storia dolorosa che lascia il segno, come i 29 punti di sutura che l’autore ha sul collo. E sì perché David Small a 14 anni viene operato al collo per un tumore e al suo risveglio gli manca una corda vocale ed è praticamente muto. David Small non sa di aver avuto un cancro ma soprattutto non sa che ha rischiato di morire per colpa della negligenza e dell’indifferenza dei suoi genitori.

In breve questa è la vera storia dell’infanzia dell’autore. Una storia che ovviamente non si esaurisce nella mia breve descrizione ma del resto non voglio neanche togliere il gusto della lettura. Small diventerà un sano ragazzo rabbioso e rancoroso nei confronti dei suoi pessimi genitori. Andrà via di casa e grazie a questo probabilmente eviterà conseguenze peggiori. Sarà un viaggio, tra queste tavole in bianco e nero, in quello che è stato un vero e proprio incubo. L’aver sfiorato la morte, nell’indifferenza generale, nell’insano rapporto adulti-bambini, nella frustrante quotidianeità piccolo borghese.

David Small regala al fumetto autobiografico un libro triste, toccante e commovente. Illustrato ottimamente, scegliendo immagini e costruzione delle pagine che rendono l’angoscia e il senso di malessere del David Small bambino. Non fa sconti e non ammicca al pietismo. Tutto scorre dolorosamente dignitoso.

Posted in fumetti.

Tagged with .