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Me, my kindle and I

A 4 mesi di distanza è giusto che faccia il bilancio sul mio approccio alla lettura attraverso il kindle. E lo devo fare in tutta onestà visto che dall’alto dei miei innumerevoli pregiudizi, che mi sostengono nei momenti di incertezza, ero quello che aveva bollato il tutto con un “senza carta non sono libri, fottetevi e-reader”.

Potrei usare l’affermazione che sono stato “folgorato sulla via di Damasco” ma visto quel che succede in Siria non mi sembra il caso. Posso affermare che in parte mi sono ricreduto. In parte. Ora provo addirittura ad argomentare in un italiano corretto.

Il kindle, come del resto gli altri e-reader, sono maledettamente comodi: quest’anno, per la prima volta, non ho avuto bisogno del mio zaino dedicato solo ai libri, non ho dovuto “pesare” quello che avrei voluto leggere per poi scegliere. Portarsi dietro 2 etti di roba con chiuso tutto quello che vorresti leggere è davvero una grande svolta. In spiaggia poi, non vi dico. Funziona sto kindle, funziona maledettamente bene. E poi se sei all’estero e ti rendi conto che magari non tutte le cose che hai portato hai voglia di leggerle, ti serve solo una rete e 5′ di orologio per prendere altro. Bella storia.
E questo vale, per i pendolari, per chi viaggia molto, per chi usa i mezzi pubblici per andare a lavoro o dove gli pare. La comodità di avere uno strumento leggerissimo e che funziona.

“Ma tu continui a comprare libri?” e la domanda che mi hanno rivolto diverse volte in questo periodo. La mia risposta ovviamente è sì. Sì e sì. Io ai libri di carta non rinuncio. L’EB non è il surrogato di un libro o almeno non per me. E’ un file di testo, stop. A me piacciono i libri ma soprattutto mi piacciono le librerie. Mi piace averli tra i piedi (e a casa mia è così), mi piace averli dappertutto in casa, mi piace sfogliarli e magari andarmi a ricercare un pagina o un pezzo che ricordo piacevolmente. Mi piace nasconderci le cose, anche se poi sistematicamente dimentico in quale. E poi è innegabile che in qualsiasi casa io entri, la prima cosa che faccio e guardare cosa c’è in libreria. Per la serie “Dimmi che leggi e ti dirò chi sei. O quanto meno mi faccio una idea”. Oltretutto se un autore ti piace, vuoi tenerti il libro, per prestarlo, per rileggerlo o più semplicemente per averlo. Lì.

Aggiungeteci che io leggo molti fumetti e gli e-book reader non sono fatti per questo tipo di formato. Neanche il luminosissimo blablabla dell’Ipad. I fumetti su file anche no. Non hanno proprio senso e non venite a rompermi con la tecnologia. Mi tengo quest’ultimo pregiudizio come un uomo si tiene aggrappato al tronco dopo che la barca è affondata.

Ultima questione: gli e-book a mio avviso non fanno aumentare i lettori. Ho la sensazione, magari mi sbaglio, che lo strumento sia soprattutto per chi già legge e molto. Chi legge meno di 10 libri l’anno non credo abbia l’esigenza di un reader. Noi voraci ne apprezziamo la comodità, chi non legge, non credo. Le librerie continuano ad essere l’unico modo per farsi contagiare da un libro. Altro punto a sfavore degli EB sono i prezzi, anche se lo stesso vale per i cartacei. Una novità costa intorno ai 10 euro. Qualcuno obietterà che è la metà del prezzo di copertina ma il fatto è che rimane un file. Acquisti un file, che una volta letto ti rimane in uno strumento elettronico, che non puoi sfogliare a tuo piacimento, prestarlo, mostrarlo, e tutti i motivi che ho elencato nella prima parte. Altri obietteranno che ci sono un sacco di romanzi, soprattutto classici, che costano meno di 2 o 3 euro. E infatti di quelli ne ho presi. Ma del resto anche di cartacei ce ne sono parecchi che costano poco e io spesso mi affido all’usato.

Le mie considerazioni finiscono quì. Io l’ho detta la mia, voi fate un po’ come ve pare, basta non rinunciare a leggere. La forma scegliete quella che più vi aggrada. Daje.

Posted in Generale.

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One Response

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  1. alpha_canis says

    ciao, seguo da un poco questo blog quindi non ho letto tutto l’archivio nn ce la poso fare, ma su questo articolo non posso trattenere le mie dita sulla tastiera.
    Sono cresciuto con due motti che riguardano i libri il primo che leggere è come innamorarsi non sai quando incomincerai ma quando accadrà ne vorrai sempre di più. Questo fu più o meno il concetto espresso da mia madre a mio padre quando quest’ultimo cercava in tutti i modi di farmi leggere appena appresa la capacità di capire l’alfabeto. Il secondo è quello di erasmo da rotterdam (discutubile filosofo per carità) che diceva che se aveva dei soldi prima comprava dei libri poi da mangiare e infine i vestiti… ci ho messo molti anni per capirlo ma alla fine ce l’ho fatta…
    detto questo è facile capire che uno come me non possa sostituire il formato cartaceo con uno elettronico. Non mi posso mica innamorare di una tavoletta di qualche strana lega sarebbe veramente troppo. Io apprezzo la tecnologia ma non la posso amare la ritengo fredda poi chissà quando arriveranno i cyborg le cose cambieranno.
    Inoltre per me trovare spazio nella valigia per i libri è un rito e come disse erasmo casomai mi porto meno vestiti e meno cibo. Ma non solo , quante volte per paura di finire un libro troppo velocemente sulla spiaggia l’ho chiuso e mi sono fatto un bagno in più (e non amo troppo i bagni al mare) per farmi bastare le pagine fino alla fine??? tante volte e a chissà quanti sarà successo.
    Sui mezzi pubblici prima di aprire il mio libro cerco sempre qualcuno che stia facendo lo stesso e grazie al carteo vedo che legge, certo delle volte vorrei non farlo per paura del tiotolo, con un ebook sarebbe impossibile.
    Poi ancora altri motivi : i file si perdono vengono modificati o posso essere fatti sparire senza troppo clamore i libri no i libri devono essere bruciati per farli sparire ma se nascosti bene qualcosa la si può sempre salvare. Uno dei grandi drammi dell’antichità fu sicuramente l’incendio della biblioteca di alessandria di egitto un incendio epocale che mise a rischio tutta la città ora per cancellare tutti i libri basterebbe un click un virus o che ne so io e pochi se ne accorgerebbero e quando lo avranno fatto sarà troppo tardi per intevenire.
    Tutto questo per dire che certe cose non vanno nemmeno provate sono nocive fin dall’inizio… e quindi bisogna continuare ad essere estremi boicottatori del formato elettronico e profeti (per rimanere in tema di paragoni scomodi in questo periodo) del cartaceo
    però bell’articolo e bel blog
    ciao ciao