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Amore fraterno

Forse sto leggendo troppo o comunque in maniera piuttosto compulsiva. Le giornate proseguono lente e giornali e libri si alternano in maniera frenetica, è la vacanza. L’ultima “fatica” è questo Amore fraterno di Pete Dexter.

Dello stesso autore, tempo fa, forse in un’altra vacanza, avevo letto un romanzo che non mi era piaciuto: Train. Dunque ho deciso di dargli un’altra opportunità, tralatro questo su ultimo libro era scontatissimo, aveva una bella copertina e la storia sembrava interessante. Protagonista di questa crime-story è Peter Flood e il tutto si svolge in un arco di quasi 30 anni. Comincia con la morte della sorella quando lui ne aveva appena 8 anni, che vede volare via nel giardino di casa, investita da un auto che aveva perso il controllo. Un padre nel sindacato edile, i legami con le organizzazioni mafiose, per una serie di circostanza (che mica ve posso raccontà!) si ritroverà a crescere nella sua casa con la famiglia dello zio Philip. Michael, suo cugino, diventerà una specie di “fratello”, ma la distanza tra i due è più che siderale.

Il titolo del romanzo fa il verso “all’amore fraterno” e gioca su un Peter, personaggio solitario e silenzioso, come se vivesse sospeso nel vuoto, che si ritrova a vivere una vita che non è la sua. E la vive proprio per non recidere quel legame familiare che lo tiene ancora legato alla sua vita fino agli 8 anni. Scrittura asciutta, alcuni tratti pulp, una tensione che tiene per tutte le 315 pagine, fanno di questo romanzo qualcosa di riuscito. Certo vale un paio di pomeriggi in spiaggia non parliamo di chissà quale capolavoro della letteratura, ma a differenza dell’altra volta Dexter non mi annoia affatto. Certo la storia potrebbe lasciare perplessi. Lascia perplessi l’incapacità di Peter nel mettersi tutto alle spalle, di tagliare quel cordono da una famiglia che non è la sua e neanche ci tiene che lo sia. Lascia perplessi il fatto che Peter stesso non riesca neanche a sottrarsi al destino mafioso, ma del resto perché deve esserci per forza un riscatto? Non aspettatevi “happy end” perché Dexter non regala niente.

Tutto questo per dire, se vi capita tra le mani, avete tempo e siete amati del genere, leggetelo. Io di tempo ne ho quasi come se fossi barricato nel compound di Gheddafi. Ah ma è stato occupato dagli “insorti”, quelli che ora so’ i buoni e che se tra 6 mesi non avranno fatto tutto quello che altri buoni, Nato, gli chiederanno diventeranno i cattivi. Così va il mondo. Un po’ come il protagonista di questo romanzo.

Posted in noir - gialli.

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