Avete presente quando vi regalano un libro quel leggero senso di diffidenza che nasce dal fatto che non l’avete scelto voi? A me succede ed è successo anche stavolta. Se poi siete un “uomo” ed è un libro di una autrice donna che parla di donne sopraggiunge anche quel senso di panico misto ad “ansia da prestazione”: il non farselo piacere sarebbe “politicamente scorretto” e mi marchierebbe ulteriormente come un individuo insensibile e superficiale.
Fatta questa dovuta premessa ora mi giunge difficile parlarvi di Scritto sul Corpo di Jeanette Winterson e convincervi che mi è piaciuto davvero tanto e che l’ho trovato semplicemente appassionante. Parla d’amore, parla di passione, di desiderio, di carne come di dolore, di sofferenza e di follia.
Protagonista la voce narrante del romanzo, le sue vicende amorose, fino all’incontro con Louise, trentacinquenne rossa e sposata, di cui si innamora perdutamente. La descrizione dell’esaltazione da innamoramento fino alla disperazione della separazione è semplicemente perfetta grazie a una scrittura semplice, profondamente descrittiva, spesso ironica, che da il senso della profondità delle emozioni narrate. E’ un viaggio attraverso l’amore nella sua complessità, dove uomini e donne sono protagonisti. Ci si ama tra donne, tra donne e uomini, senza mai svelare qual è il sesso del o della protagonista, come se non avesse importanza perchè al centro del romanzo non ci sono le relazioni e le loro modalità bensì i sentimenti, quelli più profondi, quelli che regalano le farfalle nella pancia come dolori lancinanti al cuore.
Quelli che ti fanno desiderare la persona amata completamente, tutto il corpo è al centro del desiderio: “le cellule, i tessuti, i sistemi e le cavità del corpo”. Scrivere sul corpo della persona amata è ciò che desideriamo e che facciamo quando la tocchiamo. Non è semplicemente marchiare un territorio bensì la voglia di sentirla “tutta” e di far parte di quel corpo come se bastasse un contatto.
Peccato che a svelare il sottile gioco della Winterson ci si metta la seconda di copertina del libro (che non vi consiglio di leggere) e tutte le recensioni che trovate in circolazione, come se spostasse il senso delle emozioni provate il sesso del o della protagonista. Avrei voglia di regalarvi alcuni passaggi che ho letto e riletto, delle emozioni suscitatemi nonostante la mia nomea di anaffettivo e burbero ma finirei per farvi un torto e rovinare la poesia che trasuda dalle pagine di questo libro. Buona lettura.
“Ho svolazzato qua e là, qualche cosina l’ho imparata, e una te la dico, gratis. Non si pianta in asso la donna che si ama. Soprattutto se credi di farlo per il suo bene”.
bellissimo commento per un libro da me molto amato, perchè, come dici tu, parla dell’amore allo stato puro superando le barriere e le convenzioni dei sessi e del sesso