Il mese di gennaio l’ho dedicato a leggere il terzo e il quarto ed ultimo libro del cosiddetto “Red Riding Quartet” di David Peace.
Quattro romanzi noir (1974, 1977, 1980, 1983) che seguono le vicende dello squartatore dello Yorkshire e della polizia della regione; un indagine ed un affresco dell’Inghilterra del nord tra gli anni ’70 e ’80, nel pieno del thatcerismo.
Più di 1000 pagine in tutto, per quattro romanzi che seguono le stesse vicende viste e lette da protagonisti e soggettive diverse. Quattro romanzi mozzafiato che si incrociano, scritti in una maniera inconfondibile, crudi e angoscianti, il tutto condito con del buon punk rock dell’epoca.
Assolutamente da leggere, tutti. Il migliore? Forse 1980.
capito in libreria con un’estiva voglia di romanzo e mi imbatto casualmente in questo affresco corale dello sciopero dei minatori inglesi del 1984. picchetti di panzoni paonazzi e incazzati contro guardie realisticamente viscide e infami, immagini di incidenti passati alla storia, ambigui sindacalisti e uomini d’affari con la smania dello stato di emergenza, burattini neonazisti comprati con poche sterline. in mezzo a questo bordello trovano spazio anche narrazioni personali di immaginari protagonisti delle 53 settimane (mica baiocchi) di lotta, raccontate cinicamente e senza retorica.