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Dietro le sbarre

In questo blog avevamo già ospitato la collana Revolver ed è sempre un piacere buttarsi in un romanzo pulp, un po’ come guardare un buon thriller in tv. Libri nati per essere divorati voracemente, adrenalinici e coinvolgenti, se poi il romanzo in questione è ambientato in carcere, sembra il mix perfetto. Dietro le sbarre di Allan Guthrie, è il romanzo che ho letto in queste ultime 2 serate.

Guthrie, autore scozzese, tira fuori una storia che ha per protagonista un giovane secondino, Glass, appena trasferito in un nuovo carcere, sposato e padre di una bambina, catapultato al centro di una vicenda che gli cambierà completamente la vita: uno dei boss del carcere minaccia lui e la sua famiglia per costringerlo ad essere il tramite dei suoi traffici all’interno delle mura.

Inizia così la storia del secondino Glass, pedina di un gioco troppo più grande di lui, la storia di un uomo che vedrà la propria realtà quotidiana andare in frantumi, tanto quanto il proprio equilibrio emotivo. Realtà e follia si incroceranno, unico strumento per poter trovare la forza per difendersi dagli eventi, Glass lentamente si trasformerà fino a somigliare ai propri carnefici. Reagire alla propria debolezza per potersi difendere, come finirà non sta a me raccontarvelo.

Un thriller psicologico anzi un romanzo pulp molto psicologico, strumento per mostrare fin dove può arrivare la frustrazione e quanto un uomo può diventare cattivo. Non mancano le scene di ultra-violenza e poco rimane per i sentimenti. Esplode tutto nella vita di Glass, non c’è tempo per pensare forse ne rimane solo un po’ per vendicarsi. Se la follia può essere contagiosa, allora per il secondino Glass non ci sono possibilità, non può sfuggirle.

Romanzo in due parti, continui flashback, ritmo serrato, cupo e violento, tiene nella prima metà ma decisamente meno nella seconda. A mio parere il cambio di ritmo e i colpi di scena non aiutano lo sviluppo della trama, anzi la rendono più fragile. Amo i romanzi british ma in questo c’è molto poco. Sarà che sviluppandosi tutto in un carcere, rimane poco spazio per dare quel tocco che rende così diversa la scuola Uk da quella Usa. Peccato. Ma se, diversamente da me, amate gli psyco-thriller allora è probabile che il vostro giudizio sia diverso dal mio.

Posted in noir - gialli.