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Caricature

Mi ritrovo di 25 aprile a scrivere di un fumetto che ho amato. Del resto è difficile essere indifferenti a Daniel Clowes, che ritrovo in libreria con le sue nuove (e 9) storie in Caricature. Come del resto è assai improbabile sentirsi davvero liberi dai fascisti, che sia il 25 aprile o un altro giorno dell’anno. Sarà che sono inquieto ma non riesco assolutamente a farmi trasportare dai festeggiamenti o presunti tali, soprattutto sotto sto cielo grigio e informe che copre Roma.

Queste ultime due pigre serate le ho passate (anche) leggendo appunto Caricature dove ancora una volta Clowes da sfogo a tutta la sua bravura. Il volume edito dalla Coconino è come sempre ottimo e le storie all’altezza. Il mondo di questo autore è quello degli uomini e delle donne normali. Nove storie, nove frammenti di vita di nove persone mediocri, insignificanti, di quelle che non lasciano il segno. Nove caricature appunto, in cui l’autore si limita al tratteggio e alla narrazione senza particolare apparente coinvolgimento. Nove vite tanto tristi quanto disarmanti. Nove ritratti di quell’america middle-class, provinciale, asettica, dove il tempo pare non passare mai.

Si passa dal caricaturista, all’uomo che rimpiange il tempo che non ha mai vissuto, al super eroe triste e vecchio (mooolto Alan Moore), passando per un paio di adolescenti nerd, un giovane punk vergine, un’artista che non crede in quello che fa. Nove vite sconfitte, molto amare, di persone comuni che non lasciano il segno affogando nella propria incapacità affettiva o cognitiva. Racconti che ogni tanto fanno sorridere amaramente, un po’ surreali, molto minimaliste.
E questo è Daniel Clowes, l’essenza di un autore indipendente capace di regalare autentici gioielli come Ghost World e David Boring. Ma soprattutto uno dei pochi capaci di raccontare gli esclusi, gli invisibili, quelli che vivono accanto a noi e di cui non ci accorgiamo. Non c’è spazio per il sogno americano, è già bello che andato.

Un autore vero, che lascia il segno. Che bello Daniel Clowes, perfetto per la mia inquietudine di questi giorni.
Buona Liberazione, prima o poi riusciremo a liberarci davvero.

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