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L’Estate Diabolika

 Quando un paio d’anni fa lessi “Souvenir dall’Impero dell’Atomo” rimasi talmente entusiasta da chiedermi da dove fossero sbucati mai gli autori Thierry Smolderen e Alexandre Clerisse. Ora immaginatevi la sorpresa di trovare venerdì sera nella mia libreria-fumetteria-pusher “L’estate Diabolika” il loro ultimo lavoro appena sfornato dalla Bao.

Tanto ne ero entusiasta che ho fatto le 3 di notte per leggerlo, mentre il corpo si ribellava stanco, sono andato avanti fino all’ultima pagina godendomi quell’esplosione di colori che formano le tavole inconfondibili di Alex Clarisse guidate magistralmente dalla storia di Thierry Smolderen.

L’estate Diabolika è una spy-story classica, un thriller psicologico che fa il verso ai classici del giallo, un tributo all’anti-eroe mascherato creato da Angela e Luciana Giussani che da oltre 50 anni ogni mese puntualmente ci regala una nuova impresa del ladro mascherato. Ambientanto nella Riviera francese nel 1967 dove l’adolescente Antoine passa le vacanze con il suo enigmatico padre, serio, composto e molto elegante. Qui vive le prime esperienze amorose mentre alcuni personaggi misteriosi si muovono nell’ombra fino all’evento che traumatizzerà la sua vita. Vent’anni dopo quel mistero per Antonie avrà finalmente delle spiegazioni.

Non voglio aggiungere nulla alla trama. Non voglio che si guasti la lettura con anticipazioni seppur minime. La storia è costruita bene, le tavole che accompagnano il tutto, come già abbondantemente anticipato, sono bellissime, nel tratto tanto quanto nei colori, regalando quel gusto un po’ retro tanto quanto pop. Perché se è vero che quest’opera è un tributo a tutta quella produzione fumettistica di eroi/antieroi mascherati, compreso un cameo del “vero” Diabolik, è moderno nella realizzazione e nella costruzione della storia. Infatti se Smolderen è un autore bravo, curioso e capace è altrettanto vero che il tratto di Clerisse, il suo “essere beat” in alcuni passaggi, riecheggiandone forme e colori, sono l’autentico tocco speciale.

Oh se dipendesse da me costringerei chiunque ami o il fumetto o i gialli alla lettura. Ma non dipende affatto da me quindi posso solo continuare a invitarvi a farvi un favore e a goderne anche voi. Magari cominciando dal recuperare anche “Souvenir dall’Impero dell’Atomo”, godevolissima storia di fantascienza, uscita sempre per Bao un paio d’anni fa ed entrambi presentati in una edizione davvero molto bella. Magari Alex Clarisse non diventerà il vostro disegnatore preferito ma la sua bravura non può che lasciare il segno.

Posted in fumetti.

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